Dieta Mediterranea: il pesce

Si consiglia di consumare due o più porzioni di pesce nell’arco della settimana variando tra pesce grasso (ad esempio, carpa, salmone, sardine, sgombro, acciughe, cefalo, tonno), pesce magro (ad esempio, cernia, cozze, dentice, merluzzo, orata, polpo, rombo, sogliola, spigola, trota, vongole) e, meno frequentemente, i crostacei (ad esempio, gamberi, aragosta, astice, scampi) in quanto ricchi in colesterolo. Il pesce è, inoltre, una buona fonte di proteine. Il pesce, in particolare quelli ricchi in grassi polinsaturi, riducendo i trigliceridi, controllando la pressione arteriosa e svolgendo un’azione antiaritmica, diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari hanno proprietà antinfiammatorie. Anche nella scelta dei pesci, come per le verdure, dovremmo preferire quelli di stagione, disponibili a livello locale e tipici della nostra tradizione culinaria e imparare ad apprezzare le specie neglette.