I bambini che dormono di più mangiano in modo più sano: lo dice una ricerca condotta a Padova

La domanda è diretta e chiede una risposta altrettanto esplicita: “L’aderenza alla dieta mediterranea è associata a una buona durata del sonno nei bambini delle scuole primarie?”. Questo il titolo dell’articolo pubblicato su Frontiers in Pediatrics nel novembre 2022 da Alessandra Buja e al. e che riporta i risultati di 267 bambini padovani di sei anni, comunicati attraverso un questionario anonimo recapitato alle loro mamme.

Lo studio ha confrontato il livello di aderenza alla Dieta Mediterranea – considerata la più salutare al mondo – secondo la scala pensata per i bambini, la KidMed, con la durata del sonno, le condizioni socio-economiche ed altre caratteristiche legate agli stili di vita.

L’analisi multivariata è stata chiara: sì, esiste una correlazione tra una buona durata del sonno e una buona adesione alla Dieta Mediterranea. Non si tratta di semplice correlazione, ma conseguenza diretta: «I nostri risultati – commentano gli autori – suggeriscono che la promozione di una dieta sana dovrebbe prendere in considerazione anche le abitudini del sonno». Il sonno influenza il comportamento alimentare: «Secondo quanto riferito, i cambiamenti nelle abitudini del sonno e la mancanza di sonno facilitano l’ingestione di calorie attraverso diversi potenziali meccanismi, tra cui: più tempo e opportunità per mangiare; disagio psicologico (che induce a preferire cibi densi di energia); maggiore sensibilità al cibo più energia necessaria per rimanere svegli». Non solo, la privazione di sonno provocherebbe cambiamenti ormonali che spingono i bambini (e non solo i bambini) a mangiare di più e a cercare cibi più ricchi di calorie.