Invecchiamento di successo: la ricerca consiglia la Dieta Mediterranea

Un interessante studio proposto dal prof. Cristiano Capurso et al. dell’Università di Foggia, ha posto l’attenzione sul progressivo aumento della popolazione in Europa, sugli impatti ai sistemi economico-sociali degli stati e sulle possibili strategie di prevenzione per attenuare gli effetti che rendono fragile l’individuo anziano.

Si stima che la popolazione europea con età superiore o uguale ai 65 anni nel 2060 sarà di 151 milioni di individui, quasi il doppio rispetto agli 81 milioni del 2008, determinando importanti conseguenze nella pianificazione dei bilanci dei vari paesi in ambito di spesa per la salute e servizi socio-assistenziali.

Da cosa nasce l’esigenza quindi di puntare ad un invecchiamento di successo? Dove gli anni della vecchiaia sono dominati dalla perdita di salute, dal declino cognitivo e quindi dalla perdita di autosufficienza, le implicazioni per gli individui e per la società nel suo insieme sarebbero molto più negative. Soprattutto nei paesi ad alto reddito, è ormai consuetudine per molte persone trascorrere la vecchiaia in modi innovativi, come iniziare una nuova carriera o anche iniziare nuovi studi, o dedicarsi completamente a una passione trascurata durante l’età lavorativa. È chiaro, tuttavia, che la portata di queste nuove opportunità derivanti da questi lunghi anni di vita dipende, per tutti, dal mantenimento della salute e dell’autosufficienza

I comportamenti sani nella mezza età predispongono al cosiddetto invecchiamento “sano e di successo”, che è la condizione di assenza di malattie croniche gravi o di declino importante delle funzioni cognitive o fisiche, o della salute mentale. I comportamenti salutari comprendono il seguire una dieta sana, con una restrizione calorica adeguata allo stato di salute e all’attività fisica, non fumare, l’assunzione di moderate quantità di alcol, soprattutto nelle donne. Akbaraly et al. e Samieri et al. dai risultati dello studio di coorte Whitehall II e dello studio sulla salute degli infermieri, rispettivamente, hanno mostrato che un modello dietetico sano, come il modello della dieta mediterranea (MD), era associato a una minore incidenza di malattie croniche e ad un minor disabilità fisica nella vecchiaia. Inoltre, hanno dimostrato che un modello alimentare sano era associato a un minor rischio cardiovascolare e a un minor rischio di morte prematura.

Al seguente link è possibile scaricare l’articolo completo, in cui è possibile approfondire gli aspetti relativi all’impatto benefico della dieta mediterranea sugli aspetti fisiologici, in particolar modo i processi infiammatori, nella determinazione delle condizioni ideali per una vita lunga ed in salute:

https://www.fondazionedietamediterranea.it/wp-content/uploads/2020/09/nutrients-12-00035-v2.pdf .