La Dieta Mediterranea contro le infiammazioni indotte dal Covid-19: il ruolo dei polifenoli

Sono passati quasi tre anni dalla scoperta dei primi casi di Covid-19, infezione virale presto divenuta pandemia mondiale. Milioni i morti, terribile l’impatto per le società, l’economia e soprattutto la salute. In questi trentasei mesi innumerevoli studi hanno cercato di comprendere non solo gli effetti del Covid, ma anche in che modo diversi fattori aumentassero o diminuissero il rischio di contrarre il virus e di sviluppare malattia grave.

Una rassegna pubblicata nel novembre 2022 sul Journal of Physiology and Biochemistry da Milton-Laskibar e al. indaga in particolare sulla potenziale utilità dei polifenoli tipici della Dieta Mediterranea nel contrastare lo stato di infiammazione tipico del Covid-19, responsabile non solo dello sviluppo della malattia grave ma anche dei sintomi a lungo termine del cosiddetto “long-Covid”.

«Le prove attuali – spiegano gli autori – supportano i potenziali benefici che idrossitirosolo, resveratrolo, flavonoli come la quercetina, flavanoli come le catechine e flavanoni nell’ordine della naringenina potrebbero avere sul Covid-19». Nel dettaglio, «l’aumento della sintesi e delle traslocazioni di Nrf-2» aumenta l’attività degli enzimi antiossidanti, con ricadute benefiche sul fronte dei radicali liberi.

I principi attivi che rendono speciali gli ingredienti alla base della Dieta Mediterranea hanno un ruolo riconosciuto nel contrasto dello stress ossidativo, infiammazione e trombosi. Il fattore protettivo contro l’infezione da Covid-19 andrà indagata ulteriormente, ma i dati già esistenti confermano l’utilità di aderire al regime alimentare più sano al mondo.