Caffè, tè ed alcol: una moderata assunzione allontana i deficit cognitivi

Caffè, tè ed alcol: il loro abuso – specialmente nel caso dell’alcol – espone la salute delle persone a gravi rischi. Ma un consumo moderato di queste tre bevande può avere invece effetti positivi a lungo termine, in primis la riduzione del rischio di affrontare nel corso della propria vita problemi di deficit cognitivi.

Il dato arriva da un articolo pubblicato da Ran e al. su Epidemiology and Psychiatric Sciences nel febbraio 2021, un articolo che ha presentato una rassegna nata dal raffronto tra i risultati di ben 29 studi ad ampio raggio svolti negli anni in America, Giappone, Cina ed Europa.

Nel corso degli anni infatti numerosi studi hanno evidenziato o messo in dubbio rischi e proprietà delle tre bevande più consumate al mondo, in particolare gli effetti sul funzionamento cognitivo dell’uso moderato di alcool e caffè, nonché l’azione anti-ossidante dei polifenoli contenuti nel tè, specialmente il tè verde, per un invecchiamento salutare e la prevenzione della demenza.

I risultati del raffronto tra i dati in letteratura ha confermato come un leggero consumo abituale di alcol protegga di più da deficit cognitivi e demenza rispetto all’astinenza totale. Un consumo maggiore (più di 7 grammi e mezzo al giorno), invece, ridurrebbe gli effetti protettivi.

La moderazione è la parola chiave anche nel campo del caffè: i consumatori moderati – fino a quattro caffè al giorno – sarebbero più protetti rispetto a chi beve più caffè o a chi non ne beve affatto.

Diverso invece il fattore protezione per il tè, dove non è stato osservato questo plateau: se una tazza di caffè al giorno riduce del 6% il rischio di problemi cognitivi in tarda età, due tazze lo riducono addirittura dell’11%.

Per concludere, la rassegna sembra insomma dimostrare come sia sempre la dose a fare la medicina: la moderazione, tra i segreti meno considerati della Dieta Mediterranea, anche in questo caso può aiutarci a preservare menti e corpi per un lungo e sano invecchiamento attivo.