Donne in gravidanza: quando la Dieta mediterranea e un’adeguata assunzione di calcio fanno la differenza

La gravidanza? Una fase delicata nella vita di ogni donna, che, in presenza di diete sbilanciate, scarse di calcio e vitamina D, può addirittura diventare fattore di rischio per l’insorgenza di patologie quali l’osteoporosi.

Aderenza alla Dieta mediterranea e assunzione di calcio in un gruppo di donne in gravidanza: i risultati di una ricerca italiana” è il titolo dell’articolo pubblicato su Food Science & Nutrition da Quattrini e al. nel maggio 2021.

A comporre il campione oggetto dell’indagine 279 donne in gravidanza reclutate nei reparti di ginecologia di due ospedali di Firenze. Lo scopo era la valutazione dell’aderenza alla Dieta mediterranea, l’assunzione di calcio alimentare, la connessione tra di loro e con i livelli di glicemia a digiuno nei primi tre mesi di gravidanza. Oltre alle informazioni socio-demografiche e alle risposte ai questionari sono stati raccolti dei campioni di sangue.

Circa il 60% delle donne aveva un alto livello di conformità ai dettami della Dieta mediterranea, con una buona assunzione di calcio. Come da previsioni, le donne con il miglior tasso di aderenza alla Dieta mediterranea vantavano livelli di glicemia più bassi a digiuno, utile per prevenire in modo particolare complicazioni durante la gravidanza, come il diabete gestazionale, che può avere ricadute negative anche per il nascituro. Ma non solo: le future mamme che più applicavano i principi della Dieta mediterranea alla loro alimentazione avevano i livelli più alti di calcio, a dimostrazione di come la Dieta mediterranea garantisca questo componente essenziale per la salute umana.

Il calcio è particolarmente in latte e latticini, cereali, pasta e riso, pane e patate, pesce, uova, legumi e molti vegetali.

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