Il riso contro il diabete? Cosa ci dice la scienza sulle proprietà delle componenti del riso

Il riso è un cereale fondamentale per l’umanità fin dagli albori della storia. Presente nella Dieta mediterranea, questa preziosa coltivazione è la base di interi regimi alimentari in varie regioni del mondo, dall’Asia all’Africa.

Le sue proprietà sono note: è un’importante fonte di energia alimentare, proteine ​​ipoallergeniche e altri composti bioattivi con funzionalità nutrizionali rilevanti. Ma può essere una chiave nel contrasto al diabete?

Componenti del riso e il loro ruolo sul controllo del diabete” è il nome della rassegna, pubblicata da Pereira e al. su Foods nell’agosto 2021, che fotografa gli effetti nutraceutici di uno dei cereali più coltivati e consumati al mondo.

Già nelle prime righe i ricercatori sottolineano che spesso la parte migliore è quella che scartiamo: «Degno di nota – si legge nello studio – è che la crusca di riso (strato esterno di chicchi di riso), un prodotto secondario del processo di macinazione, che ha un contenuto più elevato di composti bioattivi rispetto al riso bianco (chicchi di riso brillati)». Nella crusca infatti troviamo γ-orizanolo, acido fitico, acido ferulico, acido γ-aminobutirrico, tocoferoli e tocotrienoli (vitamina E), componenti tutte associate a benefici per la salute.

Lo studio ha evidenziato come sia alcuni macronutrienti del riso, come amido e proteine, che i composti presenti nella crusca sopra elencati possono aiutare nella “prevenzione e nel controllo del diabete”. In particolare, i componenti della crusca di riso consentono la riduzione dell’indice glicemico degli alimenti, mentre l’acido ferulico ha effetti bioattivi su alcuni processi patologici del diabete, come l’inibizione dell’aggregazione proteica e dell’amiloidogenesi. L’acido fitico, l’acido ferulico e le proteine del riso modulano l’attività dei trasportatori del glucosio, mentre y-orizanolo, acido y-aminobutirrico, tocoferolo e tocotrienolo attenuano la disfuzione delle cellule beta nel pancreas.

Ulteriori studi ci faranno comprendere meglio il funzionamento di questi preziosi componenti, nel frattempo, emerge con chiarezza quanto una buona alimentazione sia la base per il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute.

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