IL SOVRAPPESO IN ETà PEDIATRICA PUò CAUSARE MALATTIE CARDIACHE NELL’ADULTO

Il sovrappeso in età pediatrica è stato costantemente segnalato come un fattore di rischio chiave per alcune condizioni metaboliche dell’adulto, come il diabete mellito di tipo 2, la sindrome metabolica, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. Questa condizione può inoltre essere deleteria per la qualità della vita, con associati problemi emotivi e comportamentali dovuti al fatto che i bambini acquisiscono i valori culturali della bellezza e dell’estetica molto prima della pubertà. Questo riconoscimento porta i bambini obesi a bassa autostima, tristezza, solitudine e nervosismo.

Lo sviluppo del sovrappeso nei bambini e negli adolescenti è complesso, con diversi fattori di rischio e meccanismi correlati. Tra le componenti ambientali incidono le abitudini di vita, come poca o nessuna attività fisica, abitudini alimentari squilibrate e disturbi del sonno, a cui si sommano componenti genetiche.

Due delle principali complicanze metaboliche dell’aumentata adiposità infantile, decisive per la futura condizione cardiovascolare, sono l’insorgenza precoce dell’insulino-resistenza (IR) e il fenotipo della dislipidemia.

Uno studio trasversale di bambini in età prepuberale, condotto tra il 2012 e il giugno 2013, in 20 scuole pubbliche delle aree urbane della regione metropolitana di Lisbona e della Valle del Tago (Portogallo centrale) e pubblicato su Nutrients nel gennaio 2023, ha evidenziato, dall’analisi dei dati,  la caratterizzazione delle abitudini alimentari su due rilevanti modelli dietetici: da un lato, il modello di dieta occidentale (WDP) con abbondanza di gruppi di alimenti ricchi di “grassi, sale e zucchero”, come patatine e bastoncini di pesce e cotolette, prodotti da fast food, carni lavorate, dolci, bevande dolci e gassate, e alimenti grassi. Dall’altra parte, il modello di dieta tradizionale, che includeva alcune caratteristiche della tipica dieta mediterranea, come ricchezza di frutta (o succhi di frutta fresca), verdure e ortaggi, legumi, formaggi freschi e acqua come bevanda principale. In entrambi i modelli si è riscontrato un consumo di carni rosse e di pesce al di sopra delle dosi raccomandate. I risultati hanno mostrato in questa popolazione pediatrica un’elevata prevalenza di sovrappeso/obesità e un profilo lipidico anormale. Tra i bambini classificati come di peso normale, il 60% mostrava ipercolesterolemia elevata. Infine la dieta occidentalizzata era costantemente collegata a marcatori di rischio cardiovascolare peggiori, pertanto urge un maggior impegno da parte delle istituzioni nell’adottare tutte quelle misure necessarie per il contenimento di un fenomeno in forte espansione, al fine di tutelare la salute dei bambini oggi nel loro futuro.

Redazione