La Dieta Mediterranea per contrastare il Covid-19

«La Dieta Mediterranea, con elevate proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e potenziali antimicrobiche e immunomodulatorie, è un metodo promettente e relativamente facile per attenuare la gravità dell’infezione da COVID-19».
Ad oltre un anno dall’esordio della pandemia, la rivista scientifica “Metabolism Clinical and Experimental” ha pubblicato un articolo, dal titolo “Mediterranean diet as a nutritional approach for COVID-19”, nel quale vengono elencate le modalità attraverso le quali la Dieta Mediterranea ci può aiutare ad affrontare il Covid.
Nell’articolo, firmato dagli americani Angelidi e Mantzoros, dai greci Kokkinos e Katechaki e dallo spagnolo Ros, si fa notare come la Dieta Mediterranea, sia ricca di polifenoli bioattivi, in particolare flavonoidi e i loro metaboliti, con effetti salutari specie nei disturbi cardiovascolari e metabolici per le loro proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antitrombotiche: «Queste proprietà – si legge – diventano ancora più critiche in vista dell’ambiente infiammatorio e pro-trombotico associato a casi severi di Covid-19».
Alimentarsi secondo i dettami della Dieta Mediterranea ha impatti favorevoli nelle malattie cardiovascolari e altre patologie quali il diabete, elementi che facilitano l’infezione da Covid-19 e peggiorano le sintomatologie.
L’articolo però analizza anche come il Covid-19 abbia impattato i consumi alimentari di individui e popolazioni. Secondo uno studio recente, il 35,8% degli italiani avrebbe consumato cibi meno sani e il 48,6% avrebbe messo su peso. Un’altra ricerca effettuata in Spagna ha evidenziato come durante l’isolamento domestico siano state le donne, le persone di mezza età e le persone con un livello di istruzione più alto ad avere una maggiore aderenza alla Dieta Mediterranea.
«La Dieta Mediterranea – conclude l’articolo – può rappresentare una potenziale strategia nel contrasto all’insorgenza dell’infenzione da Covid-19, o comunque migliorare il decorso della malattia. I piani di salute pubblica pertanto  dovrebbero focalizzare gli sforzi nella diffusione di modelli nutrizionali e comportamentali sani, volti a curare e prevenire l’obesità, garantendo a tutti l’accesso ad un’alimentazione nutriente, equilibrata e sostenibile.