Lo dicono i dati di un grande studio francese: il consumo di prodotti ultra-elaborati provoca obesità

Aumenta in tutto il mondo il consumo di alimenti ultra-processati: in molti Paesi ad alto reddito forniscono più della metà dell’apporto energetico giornaliero totale. Nel frattempo, aumentano anche le persone in sovrappeso e le persone obese. C’è una connessione?

Uno studio, pubblicato a firma di Beslay e al su Plos Medicine nell’agosto 2020, ha coinvolto oltre 110 mila adulti francesi dello studio Nutrinet-Santé.

Lo studio ha raccolto diari alimentari elaborati e precisi, uniti ad età, genere, titolo di studio, stato civile, attività fisica, abitudini riguardo a fumo e alcool.

I dati dimostrano – anche scomponendo fattori quali le calorie assunte e i nutrienti ingeriti – come l’assunzione di cibi particolarmente elaborati sia profondamente connessa all’aumento dell’indice di massa corporea (BMI), all’obesità e ovviamente alle patologie correlate.

I cibi processati contengono infatti spesso zuccheri aggiunti e acidi grassi trans.

«Attualmente sono in corso discussioni politiche in Francia e in Europa per ridurre il numero di additivi alimentari autorizzati», scrivono gli autori in conclusione dell’articolo, «pertanto, questo studio contribuisce al crescente numero di prove sugli effetti della trasformazione degli alimenti sulla salute umana, in modo che le politiche pubbliche possano aggiornare le linee guida dietetiche per il futuro».

Sostenere dunque la produzione, la pubblicizzazione, il commercio e il consumo di prodotti semplici – in contrasto a quelli ultra-elaborati – può diventare uno strumento ancora più efficace per favorire la salute pubblica.

Foto di Daniel Reche da Pexels