Quale valore nutrizionale hanno i consigli delle app per le diete? La ricerca polacca

Mangiato troppo durante le feste? Bisogno di perdere un chilo o due? Certamente molti, al giorno d’oggi, scelgono di farsi aiutare nel percorso di miglioramento del proprio modo di mangiare da una delle tante app per smartphone, gratis o a pagamento, scaricabili dagli store digitali.

Uno studio polacco – pubblicato sull’European Review for Medical and Pharmacological Sciences nel 2022 a firma di Soczweka e al. – ha voluto far luce non tanto sull’efficacia delle app, quanto sulla correttezza dei dati in esse contenute, basandosi su un campione di dieci applicazioni tra le più utilizzate al mondo.

«L’implementazione della tecnologia digitale nei sistemi sanitari solleva una serie di preoccupazioni etiche – scrivono gli autori – tuttavia, il rapido sviluppo delle nuove tecnologie ha influito anche sul loro utilizzo in medicina, determinando l’evoluzione del settore della mHealth», ovvero della medicina “mobile”, che non teme di utilizzare supporti tecnologici come smartphone o smartwatch per la gestione e il monitoraggio di funzioni corporee, dal cibo al battito cardiaco.

L’analisi dei ricercatori si è incentrata sui consigli dei piani alimentari personalizzati. Il dato più interessante è l’estrema varietà delle soluzioni proposte: non solo da app ad app cambiavano radicalmente i valori energetici, la quantità di vitamine, la qualità della dieta e il consumo di diversi gruppi di alimenti, ma sebbene la «maggior parte delle diete copriva la domanda dei nutrienti richiesti», in alcune «la percentuale di energia da grassi, proteine e carboidrati differiva dalle raccomandazioni». Ancora, in alcune app «i valori nutrizionali delle diete fornite» differivano «significativamente dai valori calcolati utilizzando i database nutrizionali».

I ricercatori notano nelle conclusioni come «la qualità dei piani dietetici dovrebbe essere migliorata», e invitano gli utenti «al database da cui gli sviluppatori dell’applicazione ottengono informazioni sul valore nutrizionale dei prodotti alimentari», ma anche a verificare «se il team del progetto include dietisti o quali informazioni sul valore nutrizionale della dieta vengono fornite».

Non è però un invito a non usare le app, tutt’altro: «Le applicazioni che combinano le diete con l’allenamento – suggeriscono gli autori – sembrano essere una buona scelta, soprattutto per la popolazione obesa».