Asparagi bianchi, asparagi verdi. Tanti misteri ancora da scoprire

Gli asparagi rientrano tra le venti coltivazioni più diffuse al mondo. Sul mercato troviamo sia asparagi verdi che asparagi bianchi: i secondi sono vengono infatti raccolti prima di essere esposti alla luce.

Se oggi l’asparago viene considerato troppo spesso una verdura tra le tante, per secoli è stato considerato un vero e proprio medicamento. Una review, pubblicata nel dicembre 2019 da Pegiou e al su Metabolites, osserva come «nonostante la diffusa coltivazione e il diffuso consumo, sappiamo ancora poco sulla biochimica di questa coltivazione e sugli aspetti nutrizionali, degli aspetti del sapore e sulle sue proprietà neutro-farmaceutici». Nessuno, di fatto, ha ancora studiato le differenze – di composizione e di effetti – tra asparagi bianchi e asparagi verdi.

Le ricerche già effettuate inseriscono l’asparago in decima posizione tra le verdure più sane al mondo. L’asparago è ricco di vitamine B, in particolare B6, B12 e B9, in grado di consentire un livello equilibrato di omocisteina nel sangue, riducendo così il rischio di arteriosclerosi e altri disordini cardiaci. L’alto contenuto di folati lo rendono particolarmente indicato durante la gravidanza.

Negli asparagi troviamo poi molti minerali essenziali come selenio, ferro, calcio, zinco, magnesio, potassio e fosforo, presenti specialmente nella sezione di punta.

Sebbene non vi siano ancora studi su soggetti umani per verificare gli effetti benefici del consumo di asparagi, l’interesse verso gli aspetti fitochimici degli asparagi sta crescendo, anche in virtù della riscoperta delle medicine tradizionali: in Cina e in Corea gli asparagi vengono utilizzati per il trattamento di problemi urinari, in India si estraggono dalle radici degli asparagi componenti per rafforzare il sistema riproduttivo femminile, mentre sia nella medicina antica orientale che in quella greca gli asparagi sono stati utilizzati nel trattamento di malattie renali, della vescica, reumatiche, al fegato, l’asma e il cancro. Sebbene queste cure non siano state ancora validate scientificamente, nuovi studi con approcci più avanzati potrebbero individuare i benefici dei componenti biochimici dell’asparago.

La rassegna di Pegiou e al analizza il sapore dell’asparago – e di come il suo aroma cambi radicalmente tra la versione verde e quella bianca – e l’antico collegamento con la produzione di urina particolarmente odorosa, tra realtà e miti duri da sfatare.

Servono però ulteriori studi e ricerche per valorizzare al massimo le proprietà di questo prezioso ortaggio.