Noci in menopausa: come la frutta secca aiuta a contrastare la sindrome metabolica

Tutte le donne conoscono quali sono le conseguenze principali della menopausa: il drastico calo degli estrogeni, l’aumento della percentuale di massa grassa e di grasso addominale, a loro volta responsabili, tramite una maggiore insulino-resistenza, della sindrome metabolica.

Ma esiste un modo per alleviare le conseguenze più estreme della menopausa? Sì. La ricerca ha già dimostrato come la Dieta Mediterranea e in modo particolare le noci permettano di modulare la sindrome metabolica, sia in fase di prevenzione che di gestione successiva all’insorgenza di questa condizione.

Una rassegna pubblicata su Nutrients nell’aprile 2022 da parte di Bauset e al. ha messo insieme l’abbondante letteratura scientifica cercando di restituire un quadro il più possibile preciso per «riassumere i potenziali benefici dell’assunzione di frutta a guscio sul rischio di sindrome metabolica associata alla menopausa». Le noci contengono ricchi macronutrienti, in particolare un’elevata percentuale di grassi insaturi, composti bioattivi – in particolare fenolici – e fibre.

«I benefici associati a ciascun costituente della frutta a guscio – scrivono gli autori – si riferiscono a meccanismi patologici generali come lo stress ossidativo o l’infiammazione e i cambiamenti nel microbiota». In più, si nota come «numerosi studi sperimentali abbiano descritto probabili effetti protettivi contro i disturbi del metabolismo dei carboidrati, del profilo lipidico, della pressione sanguigna e dell’accumulo di grasso». Servono più studi: solide sono le evidenze degli effetti positivi delle noci su lipidi e metabolismo dei carboidrati, minimi, ma reali, invece gli effetti sull’abbassamento della pressione sanguigna e la riduzione dell’accumulo di grasso e circonferenza vita associata alla menopausa.

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