“Una macchinetta per amica”: anche così a scuola si insegnano le sane abitudini alimentari

Distributori automatici nelle scuole: da fornitori di snack non salubri a supporti per l’educazione alimentare degli studenti. È questa l’idea, già sperimentata e brevettata in Italia e in Lituania, descritta da Roberto Volpe e Sarah Marchant in un articolo pubblicato nel giugno 2020 sulla rivista scientifica  “High Blood Pressure & Cardiovascular Prevention”.

La strategia, denominata “Una macchinetta per amica” è sviluppata dal CNR di Roma, con il supporto di SIPREC, LHA e EHN e con l’alleanza di insegnanti e studenti.

Troppi bambini e ragazzi in Europa sono in sovrappeso. La promozione non regolamentata di prodotti “junk food” tra i ragazzi, anche attraverso distributori automatici nei luoghi pubblici e nelle scuole è tra i fattori che contribuiscono ad aggravare fenomeni quali l’obesità. In alcuni Paesi europei la qualità nutrizionale degli alimenti e delle bevande contenute nei distributori automatici delle scuole è regolamentata, in altri, invece, non lo è.

Una soluzione alternativa viene descritta nell’articolo di Volpe e Marchant: l’introduzione, nelle nuove gare d’appalto, di una clausola che preveda che almeno il 50% dei prodotti contenuti nei distributori automatici siano di porzioni da media a piccola, abbiano un basso numero di grassi saturi, sale e calore e non abbiano zuccheri aggiunti.

Insomma: basta poco per creare un ambiente nutrizionale sano con l’obiettivo di incoraggiare scelte più sane da parte dei più giovani.